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Il "cagnaro" - come riconoscerlo?

Aggiornamento: 18 apr 2023

La decisione di fare entrare in famiglia un membro a quattro zampe non deve mai essere presa alla leggera.

Sicuramente la prima cosa da chiedersi è se si è effettivamente in grado ( e se si ha voglia) di badare a lui, non solo economicamente, ma anche quotidianamente ( avrà bisogno di attenzione, tempo, cure ecc).

La seconda cosa è capire, meglio se con l'aiuto di un professionista, quale cane sarebbe più appropriato per le esigenze della famiglia: non prendete un cane solo perché è la moda del momento o perché vi piace il suo aspetto.... ricordate che non potete andare bene per qualsiasi cane!

Potreste optare per una adozione oppure per un cane di razza.... l'importante è fare una scelta consapevole!

Qualora scegliate di acquistare un cane di razza la cosa che bisogna tenere a mente è che bisogna rivolgersi ad un allevatore serio ed evitare i "cagnari" come la peste.


Mi trovo a scrivere questo articolo perché sempre più spesso mi capita di ritrovarmi di fronte a spiacevoli situazioni.


Ma chi è il cagnaro? Proviamo a vedere cosa attenzionare per evitare di cadere nella trappola di queste persone che non danno alcuna garanzia di qualità che invece dovremmo cercare nella persona alleva un cucciolo in maniera adeguata.


1) Tante razze disponibili.

Un allevamento non è una fabbrica di cuccioli ne un supermercato.

Le cucciolate vanno seguite con amore, passione, pazienza ed i cuccioli, dal momento in cui cominciano lo svezzamento fino a quello in cui vengono consegnati ai nuovi proprietari, costituiscono un lavoro a tempo pieno.

Questo già solo se si tratta di una sola cucciolata, figuratevi come potrebbe una persona, o famiglia, seguirne di più contemporaneamente.

Chi vende “cuccioli di tutte le razze” solitamente non li alleva ma li importa: un po’ da qua, un po’ da là...in base alla disponibilità del mercato...

Quasi sempre dai famigerati canifici dell’Est.

Se invece non li acquista …li “produce”,non li “alleva”, che è una cosa diversa, come se fosse una fabbrica di cani.

Allevare significa seguire prima i genitori, sia dal punto di vista veterinario che comportamentale ( è la mamma che educa i cuccioli, non dimentichiamolo), rispetto della fattrice ( non sottoponendola a cucciolate continue e fuori dall'età consentita), lo studio del pedigree dei genitori e poi bisogna seguire i cuccioli.

Questo vuol dire sverminare, vaccinare, controllare i pesi, dare l’imprinting ai cuccioli, pulire senza sosta ....insomma dedicare alla cucciolata almeno tantissime ore al giorno.

Impossibile farlo con cento cani.

Chi ha tonnellate di cuccioli, li svezza e poi li vende (anche se regolarmente sverminati e vaccinati), non è un allevatore ma è un produttore e, sicuramente, non un appassionato cinofilo ma solo un commerciante.

Ci sono diverse tipologie di cagnaro, ma sempre di cagnaro si tratta.


2) la disponibilità di razze inesistenti: barboni pocket, maltesi toy, bolognesi mini ecc. ecc. sono il segnale del “cagnaro” per eccellenza che cerca (soprattutto nelle razze di taglia piccola) di intortare i clienti con appellativi simpatici.

Chi propone queste “pseudo razze” è un cagnaro.


3) la scelta tra cani con pedigree a prezzo X e cane senza pedigree a prezzo Y.

Una proposta che non ha alcun senso visto che un pedigree in realtà costa meno di 30 euro. Se chiedono somme superiori, significa che i pedigree li usano come specchietti per le allodole (e probabilmente che ne hanno lì un cesto disponibile, da appiccare a cuccioli a caso).

Il pedigree è come la carta d’identità: non è che puoi affibbiarla a chi vuoi. Devi darla al suo legittimo proprietario. Se non lo fai, il pedigree devi buttarlo nel cesso, perché senza il “suo” cane attaccato, è carta straccia.

Che senso avrebbe, per un allevatore serio, fare pagare la metà un cucciolo per 30 euro?

Ha senso non dare il pedigree a un cane perché magari non è perfetto e non è un cane da esposizione/riproduzione, facendo credere agli acquirenti che stanno ricevendo uno sconto?

Ovviamente NO!

Il cane costa sempre X perché il lavoro di selezione e quello di allevamento l’hai fatto esattamente come per gli altri cuccioli: però, siccome non ti è riuscito proprio bene, quel cane lì preferisci che non si riproduca. Quindi i proprietari lo fanno sterilizzare, ti portano la relativa documentazione e tu gli dai indietro una certa cifra. Ma il pedigree è la suo!

Non concedere il pedigree significa “disconoscere” il cucciolo che non ti è riuscito benissimo. Ma perché ? Se pensi di essere Dio, sei automaticamente un cagnaro. L’allevatore serio ama TUTTI i suoi cani e non ne disconosce nessuno....non cederà mai un suo cane senza la carta di identità!

Chi propone cani “con o senza pedigree” a scelta è un cagnaro.


4) la cucciolata casalinga pubblicizzata su Internet.

Questo non è necessariamente grave: chi fa una cucciolata può benissimo pubblicizzarla su internet, giornali eccetera.

Però non fa mai male dare una controllata al numero di cellulare che apparirà in annuncio: potreste scoprire che questa cagnetta di casa appare in annunci di altre dieci o venti razze. In questo caso, ovviamente, c’è sotto un cagnaro (solitamente importatore) travestito da privato probabilmente di quella specie che sparisce per sempre dopo aver preso i soldi.


5) i libretti di vaccinazione fasulli, quelli che riportano solo i talloncini ma non la firma e il timbro di un veterinario.

Il timbro ci DEVE essere: è obbligatorio.

Se non c’è il libretto può essere stato compilato dallo stesso cagnaro appiccicandoci talloncini a caso e il cucciolo potrebbe non aver visto l’ombra di una vaccinazione.


6) la vendita di cuccioli di età inferiore ai 60 giorni.

Questa per me è una delle cose più gravi poiché, quasi sicuramente, inciderà direttamente sul cucciolo ed è un segnale chiarissimo del cagnaro.

Attenzione perché il cagnaro vi dirà sempre quello che volete sentirvi dire. Volete un cucciolo di due mesi? Avrà due mesi. Lo volete di quaranta giorni? Avrà quaranta giorni....tanto documenti, passaporti, libretti…i cagnari se li fabbricano in casa, quindi ci possono mettere le date che vogliono ( e se siete fortunati crescendo continuerà a somigliare al cane che avete chiesto, altrimenti diventerà altro).

Spesso mi capita di sentire addirittura che il cagnaro stesso insistite per cederli prima...assurdo!

Sappiate comunque che lo stesso ENCI vieta la vendita di cuccioli inferiori ai 60 gg, secondo me l'ideale sarebbe prenderli a 70 giorni...in modo che abbiano imparato tutto dalla mamma e dai fratelli e siano pronti alla nuova famiglia. Non abbiate fretta, so che piccoli sono belli, ma pochi giorni, che a noi sembrano nulla, fanno la differenza!


7) il prezzo troppo basso ingiustificato.

Ciò non è mai sinonimo di simpatia verso l'acquirente.

Non significa neppure che visto che non iscrivo i cuccioli ai Libri Origine (pedigree) li faccio pagare meno, perché tanto tanto il pedigree, costa sui 30 euro e non è quello che fa il prezzo.

Il prezzo basso significa solo qualità bassa: che si può anche accettare se compri un paio di scarpe dai cinesi.

Ma di un cucciolo, di un compagno di vita, puoi pensare mai di fare un ragionamento simile?

Sappi che “risparmiare sul cucciolo” significa fare esattamente quel ragionamento oltre a farsi fregare consapevolmente.

Comprare un meticcio ( senza nulla togliere ei meticci ma è così che si chiama un cane senza pedigree) in saldo perché tanto uguale "all'originale" è ridicolo.

Il cane di razza ( quindi con pedigree ) ha senso che costi X se l’allevatore ci ha investito tempo, il denaro e le energie.

Se invece il venditore si è limitato ad accoppiare due cani qualsiasi (se pure dotati di regolare pedigree), a svezzarli e magari a fargli fare un vaccino, potrebbe venderli tranquillamente a tre-quattrocento euro.

E ricordate che, se è una cucciolata casalinga improvvisata per il gusto di farla, probabilmente quelle persone non hanno le competenze giuste per affrontarla!

Il costo di un cucciolo deve essere quindi proporzionato al suo valore reale, e cioè a quanto è costato al suo allevatore in lavoro, sacrificio e somme spese più un giusto guadagno che giustifichi tutto il lavoro. Se il lavoro non c’è, non ha senso la cifra alta, peccato però che i cagnari fanno pagare i cuccioli poco meno di un allevatore serio e senza aver fatto neppure un decimo del lavoro di un allevatore serio.

Quindi, prima di pagare, chiedete di sapere esattamente le motivazioni della cifra che vi è stata chiesta.

E se queste motivazioni non vi convincono andate altrove e continuate ad informarvi.

Esempio di falsa motivazione: “Costa X euro, perché è un barboncino e si sa che sono cari”.

Correte via, siete da un cagnaro. Non è neppure escluso che quel cucciolo arrivi dall’Est, che lui l’abbia pagato cento euro e che stia cercando di ricavarne millequattrocento senza aver fatto nulla se non al telefono quando l’avete chiamato.....e in più quel cucciolo avrà subito chissà quali sorti prima e durante il viaggio per arrivare qui.

Esempio giusta motivazione: “Costa X euro perché i genitori sono stati testati per diplasia, patologie cardiache e tutte le altre possibili malattie ereditarie. Perché per trovare un maschio soddisfacente dal punto di vista di bellezza, salute e carattere sono andato a prendere la monta in Germania. Perché per poterle dire che questo cucciolo è figlio di cani belli e di buon carattere ho fatto dieci esposizioni e cinque prove di lavoro, la più vicina a centoventi chilometri da casa mia. Perché i cuccioli sono stati sverminati tre volte, hanno due vaccinazioni, sono stati svezzati con il migliore (e più caro) mangime disponibile, sono stati seguiti giorno per giorno in modo che sviluppassero un buon carattere, che fossero amichevoli con le persone e amassero i bambini e per far questo ho impiegato ore e ore del mio tempo, ogni giorno, per due mesi”.

Ecco un allevamento serio.


8) Il cagnaro che pensa di essere un grande allevatore e conoscitore del settore e poi vende cuccioli senza pedigree perché ha accettato monte da cani sprovvisti o ne ha cedute, senza preoccuparsi di conoscere la storia ed il carattere dei soggetti messi in riproduzione. Che continua a cedere e prendere cuccioli senza capire che essi non hanno bisogno solo di acqua e cibo ma anche di attenzione e relazione, di tempo e spazi di qualità....e che non basta fare il bravo venditore per attribuirsi dei meriti infondati.


Ci sarebbero altre mille cose da dire ma queste sono sicuramente le principali.

Ricordate che comprando cani senza pedigree ma "uguali all'originale" ( si...ho sentito dire proprio così) non fate altro che rendervi partecipi di un fenomeno di sfruttamento di queste povere creature da parte di gente che vuole solo arricchirsi, oltre che di improvvisati che dovrebbero stare lontani da imprese che non sono in grado di gestire.


Spesso capita che questi cani presentino problemi comportamentali, più o meno gravi, ma anche problemi di salute....e non sempre questi sono risolvibili facilmente.

Potreste ritrovarvi a spendere tutto quello che avete creduto di risparmiare, se non di più, per cure veterinarie e, nei casi peggiori, anche a perdere prematuramente il cane tanto amato.


Come sempre l'informazione è alla base delle buone scelte....una volta raccolti tutti i dati potrete fare le vostre in maniera consapevole, come sempre queste alla fine spettano a voi ☺️


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